Archivi per il giorno: agosto 10, 2012

Palermo 27/07, conferenza stampa su legge acqua pubblica
siciliaComunicato stampa

 

 

 

 

Si è svolta questa mattina la conferenza stampa dei promotori della legge di ripubblicizzazione del servizio idrico.

Gli intervenuti hanno denunciato il colpevole immobilismo del Governo regionale e dell’Assemblea tutta, che è giunta al capolinea con le prossime dimissioni di Lombardo, senza riuscire a portare in Aula un testo di legge ispirato ai più recenti sviluppi della legislazione interna e comunitaria  che avrebbe rappresentato uno strumento avanzato ed originale in grado di realizzare una riforma organica della materia, e che avrebbe consentito di sanare, in un ambito legalitario, le innumerevoli storture che in questi anni hanno contraddistinto le privatizzazioni in Sicilia.

Il testo di legge dichiarato ammissibile ai sensi dell’art. 4 dello Statuto autonomo, è stato promosso dalla più ampia coalizione di comitati, associazioni, organizzazioni sociali ed Enti Locali  mai sperimentata in Sicilia, (140 consigli comunali ed una provincia lo hanno deliberato 35.000 cittadini lo hanno sottoscritto) la stessa che ha dato vita al Comitato referendario regionale che il 12 e 13 giugno ha portato la maggioranza dei siciliani al voto.

Oggi la sentenza della Corte Costituzionale ci riconsegna quella eccezionale vittoria, mentre il Governo, che in forza del proprio statuto che attribuisce competenza esclusiva in materia di risorse idriche avrebbe potuto approvare la legge già dal 2009, non solo non ha dato alcun segnale di volere recepire la volontà dei promotori e della maggioranza dei siciliani, ma oggi con la spending review cancella dalle aree strategiche della Regione la captazione adduzione e distribuzione delle risorse idriche. Non ci stupisce, visto che in questi anni di serrato confronto con il Governo  abbiamo assistito ad una guerra di resistenza per la consegna delle reti ai gestori privati fatta di OdG per la sospensione dei Commissariamenti ai Comuni e diffide governative, ultime quelle a firma Lombardo in qualità di assessore all’energia del 16 scorso. I Sindaci vengono minacciati di pagare in solido per danno all’erario per avere difeso un diritto mentre  gestori che hanno già dato abbondante prova del fallimento della privatizzazione probabilmente andranno a gestire, nei disegni del Governatore uscente, i fondi per la depurazione oltre un miliardo di euro.

La portata democratica del nostro movimento troverà nuovi spazi di confronto già con i candidati alle prossime elezioni regionali. “Intanto chiederemo a tutti gli ATO che venga applicata la legge; ci riferiamo all’articolo 49 finanziaria 2010 che consente la rescissione dei contratti per inadempienze, già abbondantemente dimostrate, e la riduzione del 7% di remunerazione del capitale investito, dalle bollette, abrogato con il secondo quesito referendario” .Si scrive Acqua, si legge democrazia continueremo a batterci per affermarla.

Presenti tra gli altri Mariella Maggio  Segr. Gen.le CGIL Sicilia, Giovanni Panepinto Sindaco di Bivona, Michele Botta Sindaco di Menfi, Vincenzo Costantini Pres. AMAP, Nadia Spalletta v.Pres. Cons. com. Palermo, Anna Bucca Pres. ARCI Sicilia, Mimmo Fontana Pres. Legambiente Sicilia, Giovanni Ferro Un’AltraStoria, Nicola Cipolla pres.CEPES

Palermo, 27 luglio 2012.


 

Associazione Ambientalista Siciliana

LIBERACQUA ONLUS

Circolo di Isola delle Femmine

Sede Legale C.so V. Emanuele, 90049 Terrasini  (PA)

 

 

 

 

Comunicato Stampa dell’ 8 agosto 2012

 

 

Il  “Parco dune” di Viale Marino area naturalistica: un bene comune da valorizzare, rispettare e salvaguardare e da utilizzare in maniera adeguata…!! 

Correva l’anno 2011, quando il 19 novembre la cittadinanza apprendeva dal Tg di  Tele Occidente che un’area di 5000,00 mq , ubicata sul lungomare Viale Marino  era stata bonificata e trasformata in un polmone verde fruibile a tutti, grazie a un finanziamento statale  (quindi denaro pubblico) per risanamento ed il recupero dell’ambiente e lo sviluppo economico del territorio

Progetto voluto dall’Assessore comunale all’Ambiente  Cutino dott. Marcello denominato ” Ricostituzione delle dune di retro spiaggia”  ovvero  il “Parco dune” “di grande interesse ambientale” si legge nel comunicato cui si fa riferimento. 

Tale opera ha reso evidente illo tempore la tendenza alla  valorizzazione dell’ambiente come risorsa importantissima da salvaguardare, raffigurata da un pannello con la scritta “qui la natura è protetta” giusta interpretazione del pensiero comune di promuovere e sviluppare una politica virtuosa che guardi a nuovi modelli di gestione del territorio, privilegiando l’ambiente naturale in ossequio delle Direttive Europee in materia di “sviluppo sostenibile”. 

Tuttavia, (NdA)  si osserva che ad oggi, l’unico evidente beneficio, a parte il fatto che la municipalità si sia riappropriata di una pregevole area naturalistica, sembrerebbe  quello di aver recuperato  una decina di posti auto per i bagnanti a seguito dell’allargamento della sede stradale posto che le condizioni attuali del parco, poco conformi alle basilari norme di sicurezza e di funzionalità (impianto antincendio…illuminazione, arredo etc,etc…) e igienico/sanitario,  NON LO RENDONO quel “POLMONE VERDE FRUIBILE A TUTTI contrariamente a quanto sostenuto nel comunicato stampa del 19 novembre 2011.NdA: non si ricorda a memoria di aver visto alcuno (famiglie, scolaresche e bambini in genere) percorrere i “sentieri naturalistici” tracciati all’interno dell’area medesima nell’intento di ammirare la flora autoctona (il Giglio di mare,il Ravastrello e la Romice capo di bue etc… ) e godere delle  specie faunistiche  che tale sito può offrire, in tutto relax. 

A distanza di un anno dalla consegna dei lavori (cfr determina n. 48 del 22.05.2012), devesi constatare  purtroppo con rammarico, l’ennesimo episodio di “degrado” urbano visto ed osservato che l’area in questione  A CAUSA DELL’INCIVILTÀ, dell’insensibilità e del dubbio senso di rispetto dell’ambiente naturale da parte DI TALUNI FREQUENTATORI DEL NOSTRO PAESE, viene utilizzato impropriamente dagli stessi come posteggio auto, con le conseguenze che ne derivano in termini di danneggiamento del patrimonio floristico e dell’ecosistema costiero in generale e di sporcizia.

Il cancello che delimita il parco già da tempo divelto, consente l’accesso indiscriminato di autoveicoli all’interno di detta area naturale “protetta”. 

Nella considerazione che spetta alle Istituzioniil compito di concorre a garantire la salubrità dell’ambiente, il decoro urbano  e la tutela dei beni comuni, 

L’associazione Liberacqua onlus Circolo di isola delle Femmine 

con una nota depositata in data 8 agosto 2012 prot. n. 10630 

 HA SEGNALATO all’Amministrazione comunale  con spirito di collaborazione quanto sopra, per le opportune valutazioni e gli accorgimenti del caso… 

per il  ripristino delle funzioni proprie del parco

 Ancora una volta l’Associazione esorta i Cittadini tutti, i turisti stanziali e gli occasionali frequentatori della borgata marinara ad essere piu’ rispettosi dell’Ambiente e della cosa pubblica, poiché, quelle che vengono considerate “bravate”, “furbate”, “spavalderie” sono, in realtà, un vero furto alla collettività. Furto perché si tratta di beni di tutti la cui realizzazione, manutenzione e ripristino in caso di danneggiamenti è pagato con il contributo di tutti i cittadini. Questo vuol dire dover destinare delle risorse pubbliche, che potrebbero servire per altre cose, a riparare danneggiamenti  fatti volontariamente e/o irresponsabilmente. In un momento di difficoltà economica per le casse degli Enti locali, anche sottrarre alcune centinaia di euro per riparare danni causati da atti vandalici è immorale perché significa sottrarre risorse a cose necessarie.

L’ASSOCIOAZIONE LIBERACQUA SI AUSPICA CHE POSSA PASSARE IN MANIERA FORTE IL MESSAGGIO CHE, UN DANNO FATTO AD UN BENE COMUNE È UN DANNO FATTO A TUTTI.

 

Il Circolo

Silvio Piombino  Portavoce dell’Associazione                                                         Liberacqua onlus  Circolo di Isola delle Femmine