Bloccato parte del servizio da circa una settimana, come ha spiegato a Ditelo a Rgs Antonio Geraci, commissario liquidatore dell’Ato Palermo 1, responsabile della raccolta in dodici comuni della provincia di Palermo, da Isola delle Femmine a Balestrate

PALERMO. Situazione complicata in provincia di Palermo per la raccolta dei rifiuti. Bloccato parte del servizio da circa una settimana, come ha spiegato a Ditelo a Rgs Antonio Geraci, commissario liquidatore dell’Ato Palermo 1, responsabile della raccolta in dodici comuni della provincia di Palermo, da Isola delle Femmine a Balestrate.
L’Ato è senza soldi e non sono stati pagati gli stipendi dei lavoratori interinale, “purtroppo la situazione andrà a peggiorare – ha confermato Geraci – perché i soldi scarseggiano anche per gli altri dipendenti”.«Ci hanno lasciato da soli. In questo momento non so cosa fare».

Da oggi la raccolta sarà interrotta perché i gestori della discarica di Siculiana dove i mezzi della società d’ ambito conferiscono l’immondizia, hanno chiuso i cancelli. Il 2012 si chiude, dunque, con i paesi invasi dall’immondizia, le casse vuote e tutto il personale preoccupato per il futuro occupazionale. Già da qualche giorno i 104 dipendenti precari sono in stato di agitazione e presto anche gli altri 200 di ruolo incroceranno le braccia perché mancano pure i soldi per pagare gli stipendi di dicembre.
«Ho chiesto un incontro con i vertici dell’assessorato – dice Geraci – ma non ho avuto alcuna risposta. Anche l’appello lanciato recentemente ai sindaci è caduto nel vuoto. Non mi resta altro che chiedere l’intervento della protezione civile». La situazione di crisi è causata essenzialmente dalla difficoltà dei comuni a pagare le spettanze mensili alla società d’ambito: i debiti delle amministrazioni nei confronti dell’Ato ammontano a centinaia di migliaia di euro. Per far fronte a tutte le spese: gli stipendi dei dipendenti, il carburante per i mezzi, il nolo degli auto compattatori, oltre al costo per l’utilizzo della discarica, occorrono mensilmente per circa 2,3 milioni di euro. L’ultima crisi di liquidità della «Servizi comunali integrati» Spa risale ad appena quindici giorni fa. Una soluzione si attende dal governo regionale, costretto a varare una legge che impedisca la paralisi della raccolta e la perdita dei posti di lavoro. Una norma che dovrà salvare il personale per i prossimi sette mesi e anche avviare il passaggio verso un nuovo modello di gestione.