Archivi per il mese di: luglio, 2012

 

Associazione Ambientalista Siciliana

LIBERACQUA ONLUS

Circolo di Isola delle Femmine

Sede Legale Terrasini C.so V. Emanuele

 

 

Comunicato Stampa  24 luglio 2012

13 luglio 2012 l’Associazione Liberacqua onlus Circolo di Isola delle Femmine

INCONTRA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

 

Oggetto dell’incontro, le problematiche ambientali e la gestione dei rifiuti.

La delegazione di Liberacqua ha innanzi tutto reclamato nei confronti dell’Amministrazione una maggiore informazione sullo stato dell’arte della critica problematica della gestione rifiuti nel comprensorio dell’ATO PA 1, per sapere in merito alle iniziative intraprese dall’ amministrazione locale e/o da intraprendere per garantire e  salvaguardare la salubrità dell’ambiente urbano e la salute dei cittadini  così come recita l’art. 4 dello Statuto comunale ed in ultimo per sapere  gli ultimi sviluppi politici della Regione siciliana sul piano rifiuti.

L’Associazione con un documento depositato in pari data prot. N. 9539, ha chiesto all’Amministrazione di assumere una posizione più decisa in Ambito per il rispetto delle convenzioni e del piano industriale cui deve rispondere l’ATO e nel contempo,  un confronto diretto e permanente con la società civile per ricercare ed  individuare possibili forme di collaborazione e di iniziative, utili a favorire una svolta culturale della gestione dei rifiuti, fronteggiare le emergenze che di volta in volta si presenterannoe infine avviare una efficace campagna informativa e di sensibilizzazione del cittadino per un percorso virtuoso all’insegna del rispetto dell’ambiente e delle regole,  fattori questi che se attuati, favorirebbero sicuramente crescita sociale, civile ed economica.

 

Tuttavia, affinchè il Cittadino possa avviare un percorso virtuoso è necessario che lo stesso (utente) venga messo nelle condizioni ottimali di poter agire in tal senso

 

Come punto principale è stato richiesto il favore  per un cambio culturale nella gestione dei rifiuti e di PUNTARE DECISAMENTE ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA in considerazione del fatto che lo scorso mese di dicembre, ben 837 isolani (17% degli aventi diritto al voto) hanno sottoscritto una petizione popolare per richiedere la ripresa della differenziata. Con riferimento all’attuale assenza del servizio di Raccolta Differenziata (R.D.) domiciliare, sono stati rilasciati chiarimenti giustificativi che hanno fatto emergere tuttavia difficoltà oggettive, gestionali e logistiche che “impedirebbero” all’Amministrazione di effettuare la R.D. nei termini proposti dall’Associazione ossia anche attraverso la realizzazione di Centri di Raccolta comunali (laddove conferire il differenziato come la plastica, cartone, lattine vetro etc…) e di un piano di R.D. rivolta alle attività produttive Suddette “difficoltà”  scaturirebbero dai termini della convenzione e/o dagli obblighi bilaterali assunti tra le parti e  dal fatto che il Comune “non è proprietario dei rifiuti” e che quindi “non puo’ disporre altrimenti degli stessi” . Quest’ultimi aspetti saranno motivo di approfondimento da parte di questa Associazione presso le opportune e deputate sedi della Pubblica Amministrazione regionale.

 QUI DI SEGUITO LE PROPOSTE CHE L’ASSOCIAZIONE HA FORMULATO ALL’AMMINISTRAZIONE E RISCONTRATE FAVOREVOLMENTE e verso le quali è stato assunto  L’IMPEGNO  a promuovere e porre in essere la necessaria attività politico amministrativa di merito.

 

° STOCCAGGIO DEGLI INGOMBRANTI attraverso un adeguato servizio di raccolta domiciliare, ferma restando la possibilità del privato cittadino di conferire i così detti beni durevoli  autonomamente nelle aree appositamente costituite

IMPEGNO: l’Amministrazione in tal senso ha assunto l’impegno -tra l’altro già programmato- di posizionare degli scarrabili in aree debitamente individuate laddove previa adeguata regolamentazione, consentire al cittadino “sensibile” e “virtuoso” di conferire i così detti beni durevoli (ingombranti);

° LIMITARE IL VOLANTINAGGIO PUBBLICITARIO e l’introduzione di materiale cartaceo  pubblicitario nelle cassette di posta privata;

IMPEGNO: l’Amministrazione provvederà nel futuro immediato con apposita ordinanza sindacale in tal senso;

° ACQUISTI “VERDI”: ossia la possibilità, tra l’altro prevista nel Piano regionale dei rifiuti,  di acquisti “Acquisti “verdi” da parte dell’Amministrazione;

IMPEGNO: l’Amministrazione ha valutato positivamente tale ipotesi e valuterà di consequenza.

° INCREMENTO DEI CASSONETTI STRADALI:nelle more che venga riattivata la raccolta differenziata porta a porta e considerato che allo stato attuale il servizio di raccolta dell’indifferenziato e dell’organico è talvolta discontinuo se non addirittura assente ed infine, considerato che nella stagione estiva si  regista un incremento notevole di presenze sia stanziali che giornaliero si conviene in merito all’insufficienza dell’attuale dotazione di cassonetti stradali atti a contenere l’aumento della quantità di rifiuti prodotti in tale periodo;

IMPEGNO: l’Amministrazione  provvederà a reperire -previa richiesta all’ATO PA 1- un congruo numero di cassonetti stradali in aggiunta all’odierna dotazione  disponendo, altresì, una  riorganizzazione e dislocazione ottimale degli stessi sul territorio previa individuazione di aree che rispondano a criteri di miglior funzionalità. NdA (I Cittadini. devono avere la possibilità di conferire i rifiuti in maniera adeguata, non certo per terra). Resta fermo che i cassonetti stradali dovranno/potranno essere svuotati con regolarità quotidiana.

°ALTRE PROPOSTE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO che esulano dal ciclo integrato dei rifiuti ma che potrebbero contribuire a migliorare il decoro urbano e le condizioni di vivibilità del territorio sono state parimenti riscontrate favorevolmente.

L’impegno dell’Amministrazione:

1)  collocare, a partire dal centro storico a cominciare da Piazza Umberto I°  un numero congruo di  cestini gettacarta con annessi posaceneri;

2) sensibilizzare ed invitare gli operatori commerciali (bar, ristoranti pizzerie etc…) a posizionare in prossimità degli ingressi dei propri esercizi commerciali tali utili strumenti (posaceneri fissi o mobili) per  limitare l’indecente spettacolo “offerto” delle cicche di sigarette sparse ovunque a ridosso dei marciapiedi etc

3) posizionare nelle aree destinate alla libera balneazione un numero congruo di cestini gettacarta  provvedendo al loro giornaliero svuotamento per evitare che si possano creare mini discariche;

4) posizionare un numero adeguato di bidoni portarifiuti lungo il litorale Amerigo Vespucci a ridosso della strada per disincentivare l’abbandono di rifiuti sulla scogliera;

4) prevedere nei provvedimenti concessori di suolo pubblico per attività commerciali, il dovere civico da parte del concessionario di provvedere alla pulizia dell’area data in concessione e delle immediate adiacenze (marciapiedi, caditoie, aiuole, fioriere etc). NdA: dovrebbe essere il buon senso a dettare le suddette pratiche comportamentali..

5) ladisinfestazione  dei siti inquinati dal percolato che fuoriesce dai sacchetti di rifiuti irresponsabilmente abbandonati sui marciapiedi e sulle sedi stradali. (NdA) percolato che è ancor più dannoso dei rifiuti stessi

6) la predisposizione di adeguato servizio di lavaggio delle sedi stradali mediante l’utilizzo di spazzatrice autoaspiranti con lavaggio ad alta pressione.

Le superiori proposte seppur assumendo una valenza “pianificatoria” restano tuttavia assoggettate alla discrezionalità dell’Amministrazione in ordine alle direttive applicative dei singoli provvedimenti adottandi e adottabili fermo restando che, l’impegno dell’Amministrazione nei termini posti costituirebbe una risposta immediata alla cittadinanza STANCA DI VIVERE IN CONDIZIONI IGIENICO/SANIATARIE PRECARIE Rientra infatti  tra i compiti delle Istituzioni concorre a garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini, predisponendo strumenti idonei a salvaguardare la salubrità dell’ambiente urbano e  eliminare tutti quei fattori chiaramente nocivi alla salute (cfr art. 4 Atto statutario comunale), favorendo così sviluppo e crescita civile e sociale ma anche economico.

Ma è di fondamentale importanza che il Cittadino assuma un ruolo di RESPONSABILITA’ E CONSAPEVOLE COLLABORAZIONE poiche’, A FRONTE DEL DIRITTO A pretendere un ambiente piu’ pulito abbiamo altresì il dovere di rispettare l’ambiente naturale mantenendolo pulito.

l’INFORMAZIONE E’ UN VOSTRO DIRITTO ma anche  UN NOSTRO DOVERE

 Il Circolo/ Silvio Piombino Portavoce Liberacqua onlus


Scala dei Turchi Neri contro le trivelle Per ricordare a tutti cosa potrebbe succedere alla costa siciliana in caso di disastro petrolifero in mare, attivisti di Greenpeace “sporchi di petrolio” hanno aperto un grande striscione con la scritta “Neri contro le trivelle” sulla bianchissima scogliera di Scala dei Turchi, simulando uno sversamento di greggio nel Canale di Sicilia. Come denuncia Greenpeace nel rapporto “Meglio l’oro blu dell’oro nero”, sono ben ventinove le richieste di autorizzazioni per cercare petrolio, di cui undici già concesse. ‘Un disastro come quello del Golfo del Messico nel nostro Mediterraneo avrebbe effetti devastanti – ricorda Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia – Se si iniziasse a trivellare nel Canale di Sicilia, spiagge meravigliose come questa sarebbero messe a rischio e con esse l’economia delle comunità che vivono sulla costa. Dobbiamo fermare subito i piani dei magnati del petrolio, prima che sia troppo tardi”. Con due permessi di ricerca già approvati e cinque nuove richieste di esplorazione, il tratto di mare compreso tra le località di Sciacca e Gela è tra i più esposti agli interessi delle compagnie petrolifere. Delle cinque nuove richieste, due sono in fase finale di autorizzazione: Greenpeace e i comitati locali si sono opposti ad entrambe presentando delle osservazioni al Ministero dell’Ambiente, ma l’esito dei procedimenti non è ancora noto.


 

L’Associazione ambientalista Liberacqua onlus che si batte per una virtuosa politica ambientale, con un documento depositato in data 24 aprile prot. n. 5824,nel rappresentare un’analisi realistica della situazioneHA INVITATO l’Amministarzione comunale di Isola delle Femmine  alle valutazioni del caso in ordine allo stato di abbandono e…di incuria in cui versano taluni edifici, aree pubbliche e private ubicati all’interno del perimetro urbano infestati da sterpaglie, alberi  e arbusti secchi e di valutare, altresì,  l’ipotesi di possibili rischi anche di carattere igienico/sanitario dovute alla proliferazione di insetti nocivi a parte il fatto che, la situazione attuale (NdA) costituisce fonte potenziale di incendi,

Si deve aggiungere inoltre che talune aree private sprovviste di recinzione, sono diventate di fatto -causa  l’inciviltà delle persone-  discariche a cielo aperto poiché sfabbricidi,  materiali ingombranti e rifiuti di ogni genere sono stati riversati irresponsabilmente medio tempore all’interno di dette aree.

Ebbene, dopo aver rivolto il superiore invito alla P.A, ahime! , nulla è cambiato seppur a distanza di tre mesi, anzi la situazione è peggiorata.

E dire che ci vorrebbe poco per rimediare all’indecoroso spettacolo che si presenta agli occhi dei Cittadini, del turista, dei villeggianti, passeggianti etc.

Oggi c’è bisogno di  una politica che faccia scelte mirate che guardino agli interessi generali e diffusi per una migliore gestione del territorio, un territorio quello di Isola delle Femmine ricco di fascino naturalistico con un concentrato di bellezze e di tesori naturali marini e costieri e ove, recentemente, insistono SIC e A.M.P. che costituiscono elementi di forte richiamo, il vero volano per un rilancio turistico di qualità ma…il turismo ha bisogno di ambienti puliti e decorosi.

Nella considerazione che spetta alle Istituzioni (cfr art. 4 Atto statutario comunale e Decreto Legislativo del 18/08/00 n°267, art. 54 commi 2° e 4° nella parte in cui  conferiscono al primo cittadino il potere di adottare provvedimenti necessari ed urgenti per prevenire e eliminare i pericoli per la pubblica incolumità prevedendo nel contempo il ricorso al potere sostitutivo del Comune), il compito di concorre a garantire il diritto alla salute e la salubrità dell’ambiente urbano… l’Associazione Liberacqua ha REITERATO L’INVITO alla Giunta di Governo e al Sindaco di adottare, fatte le valutazioni del caso le eventuali misure e/o procedure previste in materia che si pongono a  tutela dell’ambiente e del decoro urbano ma soprattutto a salvaguardia della salute dei cittadini, misure che  se messe in atto, favorirebbero sicuramente  sviluppo, crescita civile e sociale ma anche economico del nostro paese.

L’Associazione AUSPICA L’IMPEGNO dell’Amministrazione di Isola delle Femmine (che sull’argomento aveva già avviato un percorso per contrastare il fenomeno dell’abbandono e dell’incuria di tali immobili ma…, poi!) a portare parimenti avanti UN’AZIONE DI SENSIBILIZZAZIONE per far prevalere innanzi tutto il BUON SENSO. SI ESORTANO nel contempo i Cittadini tutti, i turisti stanziali e occasionali ad essere piu’ COLLABORATIVI, RESPONSABILI e RISPETTOSI DELL’AMBIENTE  e della Res publica (bene comune), poiche’ A FRONTE DEL DIRITTO A pretendere un ambiente piu’ pulito abbiamo altresì il dovere di rispettare l’ambiente naturale mantenendolo pulito.

Ecco qui di seguito come esempio, alcune immagini eloquenti che  fotografano l’attuale situazione di degrado che non giova di certo all’immagine di un paese a vocazione turistica con l’auspicio (NdA) che le prossime immagini possano fotografare un ambiente pulito e decoroso.

 

Il Circolo

                                     Silvio Piombino

                              Portavoce Liberacqua

                        Circolo di Isola delle Femmine

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La Consulta dichiara incostituzionale l’art. 4 del dl di ferragosto Comunicato stampa Grande vittoria dei movimenti, la Corte Costituzionale fa saltare le privatizzazioni di acqua e servizi pubblici locali Oggi, 20 Luglio, la Corte Costituzionale restituisce la voce ai cittadini italiani e la democrazia al nostro Paese. Lo fa dichiarando incostituzionale, quindi inammissibile, l’articolo 4 del decreto legge 138 del 13 Agosto 2011, con il quale, il Governo Berlusconi, calpestava il risultato referendario e rintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Questa sentenza blocca anche tutte le modificazioni successive, compresa quelle del Governo Monti. La sentenza esplicita chiaramente il vincolo referendario infranto con l’articolo 4 e dichiara che la legge approvata dal Governo Berlusconi violava l’articolo 75 della Costituzione. Viene confermato quello che sostenemmo un anno fa, cioè come quel provvedimento reintroducesse la privatizzazione dei servizi pubblici e calpestasse la volontà dei cittadini. La sentenza ribadisce con forza la volontà popolare espressa il 12 e 13 giugno 2011 e rappresenta un monito al Governo Monti e a tutti i poteri forti che speculano sui beni comuni. Dopo la straordinaria vittoria referendaria costruita dal basso, oggi è chiarito una volta per tutte che deve deve essere rispettato quello che hanno scelto 27 milioni di italiani: l’acqua e i servizi pubblici devono essere pubblici. Si scrive acqua, si legge democrazia! Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua


A PROPOSITO DI…DEGRADO

 

Isola delle Femmine.

Domenica  22 luglio, numerosi Cittadini residenti in C/da Torre, constata l’attuale situazione di degrado del litorale prospiciente l’isolotto e dell’Area Marina Protetta, hanno promosso e organizzato autonomamente la pulizia da rifiuti di ogni genere riversati irresponsabilmente sulla scogliera.

La giornata di pulizia straordinaria, all’insegna del volontariato rende di sicuro un  notevole contributo all’ambiente. Sono una cinquantina i sacchi di spazzatura ricolmi di ogni sorta di rifiuto che i volontari hanno accantonato in attesa di essere rimossi dagli operatori di settore.

I volontari  INVITANO i Cittadini tutti, i turisti stanziali e occasionali ad essere piu’ COLLABORATIVI, RESPONSABILI e RISPETTOSI DELL’AMBIENTE.

ANCHE UNA RAPPRESENTANZA DI LIBERACQUA HA PARTECIPATO ALL’INIZIATIVA

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